SNAMI Bologna a seguito di svariate problematiche occorse per via dell'introduzione dei Point of Care Testing in alcuni PS, ha formulato una richiesta di parere all' Ordine dei Medici che ha prodotto un interessante documento che si rende noto
In particolare i quesiti posti erano relativi a:
• Il perimetro di buon utilizzo dei POCT e se questi siano o meno utilizzabili da soli come alternativi all’esame di laboratorio classico per una diagnostica di precisione quale quella ospedaliera di emergenza urgenza, ovvero se siano unicamente strumenti di orientamento e anticipazione, cui deve seguire il vero e proprio referto.
• Se sia accettabile come referto legalmente valido, un documento nel quale viene dichiarato che l’esame di è “tecnicamente autovalidato”, cosa non altrove esistente, anche gli elettrocardiogrammi presentano infatti l’auto analisi e il controllo di qualità della stessa, ma alla fine un medico umano deve comunque firmare,
confermare o confutare, spesso cambiando appunto gli esiti dell’autodiagnosi.
• Quali siano i profili di responsabilità del medico che decidesse di attenersi al solo esame POCT come alternativo a quello di laboratorio
• Se esistano limiti o condizioni cliniche nelle quali tali esami presentino non attendibilità nota
La richiesta di parere:
Il parere della Commissione Ordinistica deliberato dall' OMCeO di Bologna:
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