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Comunicato Stampa: 118 di Bologna - tutto da rifare

 

COMUNICATO STAMPA


118 di Bologna : tutto da rifare


Managment ha cronicamente normalizzato politiche disparitarie e discriminatorie, tra prescelti e reietti, figli e figliastri: in quel clima quanto leggiamo oggi sui giornali è solo punta dell’Iceberg

SNAMI a Bordon: soluzione non è solo far salire infermieri della Centrale Operativa in Elicottero, quello è solo un primo passo, serve profonda revisione del sistema e interrompere un ciclo gestionale disfunzionale. Oggi il 118 di Bologna va ricostruito.

 

118 di Bologna va totalmente riorganizzato, questa la raccomandazione dei Medici dell’Emergenza di SNAMI a Paolo Bordon e Andrea Longanesi, Direttori Generale e Sanitario dell’Azienda USL di Bologna.


Il clima che si vive nel servizio, e non solo nella Centrale Operativa, è massimamente conseguente al clima organizzativo e alla gestione che sono state operate nell’ultimo decennio e oltre.


Far salire gli infermieri della CO118 in elicottero e’ certamente un primo passo, ma non e’ quello che risolverà i problemi di pluriennali comportamenti organizzativi che hanno discriminato gli operatori creando tensioni.


Si basti pensare al “daspo” messo nei confronti dei medici con contratto 118 rispetto a poter svolgere banalmente i propri compiti contrattuali nella Centrale Operativa o sui mezzi di soccorso cittadini così come in elisoccorso, un evidente discrimine oramai intollerabile che sarà necessariamente da affrontarsi nei prossimi tavoli di confronto professionisti-azienda.


Intollerabile oramai che le Attività in elisoccorso, spesso aggiuntive, siano distribuite tra pochi eletti in assenza di avvisi pubblico o interni, e che solo ad alcuni, sulla base di criteri discutibili sia consentito accedere. Il feudalesimo è epoca oramai passata. Stesso dicasi per le Automediche cittadine, che oramai sono coperte a suon di “gettoni” da medici di unità operative estranee al 118 pur di non pubblicare i necessari posti previsti dalla vigente normativa, o dei corsi aperti ad alcuni ma non ad altri.


E’ oramai evidente, come già detto, che serve una profonda riorganizzazione del sistema di emergenza sanitaria territoriale che deve vedere la Centrale Operativa ed i Mezzi di Soccorso organizzati in una Unità Operativa 118 profondamente riorganizzata e dove i professionisti non debbano subire queste politiche gestionali che vediamo dove hanno portato. Non da ultimo, rimarchiamo ancora una volta l’invito a Bordon di rivedere immediatamente il bando recentemente emesso sul quale molteplici OO. SS. hanno già diffidato e incaricato gli studi legali di agire a tutela dei professionisti.

 

15 Maggio 2024



 



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